Cara Giorgia Meloni, affermare che per salvare le vite dei migranti bisogna impedirne le partenze è una schifosa menzogna.
Anche se non riuscissero a salire sulle bagnarole dei trafficanti di esseri umani, i migranti morirebbero lo stesso, dall’altra parte del mare, nei lager. La differenza sono quei cadaveri di uomini, donne e bambini messi in fila. Cadaveri che si vedono, a differenza di quelli ammassati in Libia o in quei Paesi “pagati” per “smaltirli”. Cadaveri che dovrebbero pesare sulle coscienze di chi per stupidità o cattiveria mette i bastoni tra le ruote a chi cerca ogni giorno di salvare vite umane.
Cara Giorgia Meloni, i migranti sono stati e sono il “pezzo forte” della vostra propaganda: avete fatto credere a greggi di analfabeti funzionali che fossero un problema gravissimo, il più grande problema dell’Italia.
Avete fatto leva sull’istinto di sopravvivenza dei penultimi, che vedono gli ultimi come una minaccia; avete fatto leva sul demenziale fastidio di chi li vede chiedere qualche moneta fuori i supermercati; avete fatto leva su quelle metastasi di razzismo che purtroppo infestano da sempre il corpo del Paese.
E sui migranti avete miseramente fallito.