Passati di moda migranti e comunisti, il nuovo nemico immaginario delle destre è la pratica della gestazione per altri, definita volgarmente “utero in affitto”, perché oggettivamente fa molta più scena. Come insegnano i fatti di Bibbiano, la propaganda sulla pelle dei bambini paga sempre, soprattutto quando lo zoccolo duro dell’elettorato di riferimento è composto da gente che non si informa e non ha gli strumenti per affrontare argomenti complessi.
Il Cavallo di Troia
E così, il famigerato “utero in affitto”, è diventato un comodo Cavallo di Troia per discriminare le coppie LGBT. In verità, guardando i numeri, a ricorrervi sono per la stragrande maggioranza dei casi coppie eterosessuali che hanno difficoltà ad accedere alle adozioni. I motivi sono molteplici: ad esempio, se si è guariti da un tumore, difficilmente si riesce ad adottare un bambino.
Il punto quindi non è l’essere contrari o a favore alla pratica: chi scrive pensa che nel mondo siamo già troppi e che già troppi bambini muoiano di fame, ma questo è un altro discorso. Il punto è il suo utilizzo per colpire una minoranza: è quello che è accaduto con la revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio: Rocca inizialmente lo aveva concesso, ma poi si è piegato al volere degli estremisti di “Pro Vita e Famiglia”, sedicenti ultracattolici che devono sperare che il loro dio non esista, perché altrimenti dopo il trapasso potrebbero vedersela con lui.
“I bambini non si toccano”
“I bambini non si toccano!”, “i bambini non si comprano!” gridano gli estremisti e gli invasati di tutto lo stivale, trasformando in una guerra santa una pratica già vietata in Italia e che riguarda in tutto meno di 250 coppie, al 90% eterosessuali, che l’hanno praticata all’estero. Numeri irrisori, ma che bastano e avanzano per fomentare certe mandrie. In fondo il Governo in carica e la sua claque hanno ben pochi argomenti da utilizzare per la propaganda: i miliardi del PNRR sono a rischio per manifesta incapacità di chi dovrebbe spenderli e l’argomento “migranti” viene ben nascosto perché gli sbarchi sono quintuplicati.
Insomma, tanto per cambiare si offrono nemici immaginari in pasto ai penultimi, per distrarli, per consolarli e per continuare a proporsi come improbabili salvatori della “patria”.