Il metodo Salvini e una provocazione…

Per spiegare il metodo Salvini, quello che gli scagnozzi che curano la comunicazione del girasagre utilizzano per fomentare trogloditi, analfabeti funzionali e la parte peggiore del popolo, basta prendere due recenti fatti di cronaca.

Due casi a confronto

Omicidio Sharon Verzeni: diversi post incentrati sulle origini straniere dell’assassino e sul fatto che sicuramemte non soffre di disturbi mentali (ora gli scagnozzi fanno anche gli psichiatri…). Deputati che scrivono cose analoghe con tanto di proposta di “revoca della cittadinanza a chi delinque”.
Un diciassettenne italiano stermina la sua famiglia, il fratellino e i genitori: zero post, silenzio assoluto.
Parliamo sempre di quel girasagre che tra i suoi fan vanta personaggi come l’ultrà del Milan pregiudicato con cui fu fotografato quando era ministro dell’Interno e che difende a spada tratta l’ex presidente della Liguria indagato per corruzione.
Parliamo sempre di quel girasagre che conta, fra i suoi tanti follower, chissà quanti potenziali criminali che potrebbero diventare pericolosi andando a far del male ai bersagli di una delle sue tante gogne social.
Ovviamente se chi delinque è italiano nessuno ne mette in dubbio la cittadinanza.

Una provocazione

Lancio una provocazione. Forse bisognerebbe scrivere una “bella” legge e siglare uno di quei “bellissimi” trattati internazionali con un Paese tipo la Libia (che per Salvini è un “porto sicuro”…) pagando il governo del despota di turno per ottenere un “cambio di cittadinanza” anche per i delinquenti 100% italiani.
Una legge per fare in modo che chi commette un reato grave, anche se “italiano” da prima dell’unità d’Italia, perda la cittadinanza diventando automaticamente libico o algerino, previo pagamento, da parte dell’Italia, di una cifra concordata col Paese che si “prende” il criminale per il “disturbo”.
Una legge per fare in modo che la cittadinanza inizino a meritarsela un po’ tutti, anche tanti eletti e tanti elettori della Lega girasagre premier.

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