Alla faccia della famiglia tradizionale

Il governo del signor presidente Giorgia ha un po’ di problemi con la cosiddetta famiglia tradizionale. Ricapitoliamo.

Trova il matrimonio in chiesa…

L’ex compagno del signor presidente Giorgia, padre di sua figlia, ma mai sposato con la premier, è stato mollato dopo aver fatto lo scemo con una giovane collega, chiedendole se faceva il threesome o il foursome.
Il vicepremier ha divorziato dalla prima moglie con cui ha avuto un figlio, si è lasciato dalla donna con cui ha convissuto dopo il primo matrimonio e con cui ha avuto la seconda figlia e dopo una relazione con una conduttrice televisiva ne ha ora un’altra con la figlia di un ex politico condannato. Però il suo modello di famiglia è il presepe.
Vittorio Sgarbi ha fatto il sottosegretario.
L’ex quasi cognato del signor presidente Giorgia, dopo una lunga lunga relazione, si è lasciato con la sorella della premier. Anche loro non erano sposati.

Tutto nasce dal “padre nobile”

Abbiamo assistito ai funerali di Stato e all’intitolazione di un aeroporto al “papi” di Noemi Letizia. Quello delle “cene eleganti”, delle “olgettine”, di Ruby nipote di Mubarak ecc…
Una deputata di Fratelli d’Italia siede ancora in Parlamento (e ha pure il coraggio di pontificare su tutto…) malgrado una condanna definitiva per peculato. Tra le “spese pazze” a lei contestate, il libro “Sexploration, giochi proibiti per coppie, istruzioni per l’uso”.
E poi Gennaro Sangiuliano. Poche ore prima il signor presidente Giorgia aveva detto “stiamo facendo la storia”. Il problema è che “la storia” sembra ispirata a un cinepanettone con Massimo Boldi, con un ministro ostaggio delle storie Instagram di una furbissima tipa di Pompei con cui ha avuto una relazione extraconiugale. Una tipa che si portava in giro, che aveva accesso a palazzi e documenti. Basterebbe questa leggerezza a licenziarlo e a chiedergli di lasciare ogni incarico pubblico e dedicarsi alla vendita di contraccettivi per criceti.
Insomma, i personaggi che vorrebbero imporre a tutti il modello della cosiddetta “famiglia tradizionale”, quella dove mamma e papà si sposano in chiesa e fanno quattro pargoli, sono i peggiori sponsor di quel modello. Il problema è che non provano vergogna. Né loro né quel pezzo di Paese regredito che li vota.

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