“62 anni fa, nel cielo di Bascapè finiva l’esperienza terrena di un grande italiano, Enrico Mattei. Aveva capito, prima di tanti, l’importanza dell’energia e dell’autonomia strategica in un mondo nel quale gli oligopoli si facevano monopoli dettando regole e condizioni. E con coraggio seppe portare un paese sconfitto in un conflitto mondiale al tavolo dei grandi. Con visione, strategia e duttilità diplomatica”. Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, parlando nel giorno dell’anniversario della morte dell’imprenditore.”
“Enrico Mattei fu uno dei sette esponenti del Comitato di Liberazione Nazionale”
“Ricordarne oggi storia e caratteristiche – continua Borghi – è anche un’utile riflessione di come governare le grandi transizioni che stiamo vivendo senza diventare ancillari o venire sbalzati fuori dalla Storia. Post scriptum: vedo con piacere che anche la Presidente del Consiglio ne ricorda la figura. Ha però omesso un passaggio fondamentale, che le suggerirei di inserire nel comunicato: Mattei fu uno dei sette esponenti del Comitato di Liberazione Nazionale alla testa della manifestazione nella liberazione di Milano del 28 aprile 1945, in quanto fervente antifascista e figura di primo piano della Resistenza in rappresentanza della componente cattolica e poi democristiana e tesoriere del Corpo Volontari della Libertà”.
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