“In occasione della recente drammatica alluvione che ha colpito la città di Bologna, i rider hanno continuato a trasportare cibo da una parte all’altra della città. Le piattaforme li hanno incentivati con una maggiorazione sul compenso, come previsto in caso di maltempo, ma non è accettabile che questi lavoratori deboli abbiano effettuato consegne in una situazione ben diversa, con un’allerta meteo, un nubifragio, i sottopassi allagati e le strade invase da fango e acqua”. Lo hanno dichiarato i deputati di Azione Antonio D’Alessio e Federica Onori, interrogando al question time la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone.
“Il governo definisca i parametri minimi di sicurezza”
“Per questo motivo – hanno aggiunto – abbiamo chiesto alla ministra Calderone se il governo, anche nell’ambito dell’Osservatorio permanente di cui fa parte, abbia intenzione di definire in maniera uniforme parametri minimi di sicurezza da applicare in caso di emergenze meteorologiche”.
“I rider hanno bisogno di maggiori tutele”
“Le risposte della ministra – hanno proseguito i deputati di Azione – confermano come la norma vigente non sia sufficientemente chiara: non è possibile, infatti, che tutte le piattaforme, tranne una, abbiano permesso la prenotazione di cibo a domicilio in condizioni meteo come quelle descritte. I rider hanno bisogno di maggiori tutele, con un’attenzione proporzionata alla loro salute e alla sicurezza. Il governo deve assumersi questo impegno”.
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