“Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato inopportuno e volgare nei confronti di Vasco Rossi”. Lo ha detto il leader di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, a proposito delle dichiarazioni rilasciate dalla seconda carica dello Stato a margine di un convegno di FdI-ECR che si è svolto a Milano.
La Russa: “Le parole di Vasco Rossi non mi hanno dato fastidio perché fanno riferimento a un suo parente”
“Le parole di Vasco Rossi sul ritorno dei fascisti ‘travestiti da agnelli’ – ha detto La Russa – “non mi hanno dato fastidio, perché fanno riferimento a un suo parente e io capisco che uno possa essere agganciato al ricordo di un parente e quindi le ho trovate non importa se giuste o sbagliate ma legittimo che potesse dirle”.
Un volo pindarico che non è piaciuto a Bonelli, che ha replicato: “Vasco Rossi – ha spiegato – non ha parlato di un fatto privato ma era un richiamo alla storia di suo padre, imprigionato per due anni nei lager nazisti e impegnato nella lotta contro il fascismo, insieme ai partigiani, per portare la democrazia in Italia. Quella stessa democrazia che consente a La Russa di essere parlamentare da 32 anni e ricoprire il ruolo di Presidente del Senato”, ha ricordato il parlamentare di Avs.
“La Russa non faccia il leader di partito”
“Come può ridurre la lotta al fascismo, che ha permesso la nascita della democrazia in Italia, a un fatto privato? Inoltre, è inaccettabile che la seconda carica dello Stato inviti chi non sostiene Trump ad ‘andare da Hamas’. Un consiglio per il Presidente del Senato, La Russa: se vuole essere un leader politico, è legittimo; allora si dimetta e guidi Fratelli d’Italia come leader di partito. La Russa è Presidente del Senato grazie ai partigiani, non per un fatto privato ma per una lotta che riguarda e riguarderà l’Italia di oggi e di domani”, ha concluso Bonelli.
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