La campagna elettorale in Emilia-Romagna entra nel vivo: elettori saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente il 17 e 18 novembre. E come prevedibile, fioccano le polemiche tra i due schieramenti. “Caro Tajani, se l’Italia assomigliasse un po’ di più all’Emilia-Romagna sarebbe un Paese migliore e più efficiente”. Lo dice il presidente del Partito Democratico ed ex presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
“In Emilia-Romagna siamo primi per crescita economica negli ultimi 10 anni”
“Tajani – dice Bonaccini – sostiene che Berlusconi impedì all’Italia di diventare come l’Emilia-Romagna. E aggiunge che per lavorare qui (o fare impresa) serve una tessera di partito. Segnalo all’Onorevole Tajani che qui siamo primi per crescita economica negli ultimi dieci anni, per export pro-capite, per attrattività di investimenti, per tasso di attività femminile (anche in ragione di essere quelli con più asili nido) e quelli con il minor tasso di persone in povertà. Ma soprattutto consiglierei a Tajani di studiare questo dato: nei primi sei mesi del 2024, a proposito di libertà di impresa e di lavoro, il surplus commerciale italiano è di 29 miliardi, dei quali 18,6 (cioè 2/3 del totale) prodotti dalla sola Emilia-Romagna”.
“Caro Tajani – prosegue Bonaccini – abbiamo certamente difetti, ma abbia rispetto degli emiliano-romagnoli (o dei tanti che qui sono venuti da altre parti d’Italia o del mondo a cercare opportunità di vita e lavoro), perché se da terra più povera d’Italia nel 1945, oggi siamo tra le regioni con aspettativa di vita e qualità della vita tra le prime in Europa, il merito va a chi qui vive, lavora e studia, abituati a rimboccarsi le maniche e lamentarsi sempre molto poco”.
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