“La decisione della Corte Costituzionale di ritenere illegittime alcune disposizioni sull’autonomia differenziata è una buona notizia”.
“Lo stop all’Autonomia è uno stop del mercimonio politico tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini”
Così Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. “Abbiamo sempre sostenuto che il problema risiedeva nell’illegittimità di alcune norme sull’autonomia differenziata, che rischiavano di portare l’Italia verso frammentazione e disuguaglianze sociali in settori fondamentali come la sanità, la scuola e l’energia”, ha spiegato.
- Leggi anche: La Consulta fa a pezzi l’Autonomia differenziata
“La Corte – conclude – ha ribadito l’importanza di salvaguardare l’unità d’Italia e l’uguaglianza sociale, andando contro le proposte di Salvini e Meloni.” Bonelli prosegue: “La sentenza è la demolizione della legge Calderoli e lo stop del mercimonio politico tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che scambiano il premierato con l’autonomia differenziata. L’Italia non è in vendita e auspico che i giudici della Corte Costituzionale siano rispettati e non attaccati come accaduto con i giudici di Roma definiti comunisti da Salvini”, conclude il parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra.
Cosa ha detto la Corte Costituzionale
La Consulta, in risposta ai ricorsi di Toscana, Sardegna, Campania e Puglia, ha fatto a pezzi l’Autonomia differenziata, la legge simbolo della Lega girasagre premier che avrebbe reso sempre più ricche le Regioni del Nord e sempre più povere quelle del Sud. L’Alta Corte, pur non bocciando la riforma in toto, ha evidenziato una serie di aspetti incostituzionali. In primis, come era prevedibile, è tutta da rifare la determinazione dei livelli essenziali di prestazione (lep). E poi i criteri di finanziamento per una serie di funzioni trasferite.
Consigli per gli acquisti