lunedì 25 Novembre 2024
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Come far sparire contenuti scadenti e sessisti da Facebook

Una piccola guida per far sparire i contenuti delle pagine e dei profili che fomentano gli analfabeti funzionali sul principale social di Meta. Il primo consiglio resta quello di trasferirsi su Instagram

Doverosa premessa. Meta, la società che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, da un po’ di tempo ha deciso di modificare l’algoritmo dei suoi social, penalizzando tutti quei contenuti che parlano di temi sociali, politica e questioni che dividono come ad esempio le guerre. Una scelta legittima, visto che parliamo di una società privata, ma che dal punto di vista meramente etico fa acqua da tutte le parti e rischia di indebolire le stesse piattaforme, che nel giro di pochi anni potrebbero essere surclassate dalla concorrenza, in particolare da X, il fu Twitter che Elon Musk ha trasformato in un social network senza censura dove circola liberamente di tutto, dalla pornografia alle fake news più assurde.

L’obiettivo di Meta

Lo scopo dichiarato è quello di riportare i social – soprattutto Facebook – alla loro funzione originaria, ovvero quella di mettere in contatto amici e conoscenti, promuovendo la condivisione di ricordi, feste ed eventi “positivi”: quindi niente di triste (soprattutto la morte) e niente che possa generare litigi. Un mondo virtuale pieno di allegri imbecilli, dove tutto è bello e ci si può rifugiare per sfuggire al mondo reale, così brutto e pieno di cattiveria. Una specie di droga che si assume cliccando su un’icona, insomma.

Quello che Meta non aveva previsto

Quello che a Meta non avevano previsto è che questa operazione crea una serie di problemi ed è facilmente raggirabile. Primo problema: se degli utenti hanno scelto di seguire liberamente delle pagine come ad esempio quella del sottoscritto, non è molto serio che quelle pagine vengano di fatto nascoste per promuoverne altre che parlano di tutt’altro e spesso non interessano a quegli utenti. Personalmente propongo spesso ai miei follower di seguirmi anche su Instagram (qui il link al mio profilo) perché il fenomeno sull’altro social è decisamente più mitigato, permettendo a chi sceglie di seguire me o altri di ricevere gli aggiornamenti desiderati e non altri.

Secondo problema: essendo gestito tutto da un algoritmo che lavora con l’intelligenza artificiale e non da persone in carne e ossa, basta veramente poco a raggirare tutto e a mandare in tilt il social, riempendolo di idiozie buone a intrattenere un pubblico di analfabeti funzionali, ma che risultano fastidiose per tutti gli altri. Come ho già scritto in un articolo precedente, ormai da mesi spopolano le immagini prodotte con l’intelligenza artificiale, in particolare quelle che mostrano persone anziane che non esistono che chiedono compassione o sexy contadine che chiedono “mi piace” e si lamentano di non essere famose come Lady Gaga solo perché lavorano nei campi.

I contenuti che nascondono la propaganda dell’estrema destra

Come ho spiegato, le pagine che propongono questi contenuti hanno due obiettivi: monetizzare attraverso il traffico e  far passare sotto traccia messaggi come “si stava meglio quando si stava peggio”, “com’erano belle le auto inquinanti di una volta”, “come si stava bene quando c’era la Lira”, “viva l’Italia e i cibi italiani e abbasso l’Europa che ci vuole schiavi” ed altri cavalli di battaglia dell’estrema destra. Insomma, chi produce questi contenuti altro non fa che proporre immagini positive (la vecchietta che festeggia i suoi 123 anni…) giocando su un non detto che in realtà promuove un chiaro messaggio politico. Non è un caso che, con una certa cadenza, le pagine che propongono le sexy contadine e le vecchiette nelle loro umili case postino disegni che mostrano i trattori che danno fuoco al Paelamento Europeo.

L’Italia è un Paese sempre più vecchio e pieno di analfabeti funzionali

Terzo problema: l’Italia è un Paese sempre più anziano, con l’età media che si alza sempre di più. È anche uno dei Paesi europei con il tasso di analfabetismo di ritorno più alto: la plebe analfabeta, ormai digitalizzata, trasferisce la sua ignoranza sui telefoni cellulari e tende a diffondere l’ignoranza attraverso i social. E Facebook è il social con il pubblico più anziano di tutti, dove gli analfabeti funzionali si sentono a casa. Va da sé che i contenuti che ho descritto sopra, insieme alle fake news che ne derivano e ai personaggi che le diffondono, siano particolarmente evidenti. In particolare, in questo momento, la cosa che noterete di più è la presenza di post sessisti, con immagini di ragazze più o meno famose rigorosamente mezze nude, dove la donna è considerata un oggetto e i commenti che si leggono ci mostrano la parte peggiore del popolo.

Per il pubblico di quei post non c’è più nulla da fare

Purtroppo, per i cinquantenni o i sessantenni allupati che abitano i bassifondi dell’Italia, quelli che sfogano le loro ultime pulsioni su foto di ragazze discinte, non c’è più nulla da fare. Sono l’effetto collaterale del fallimento della scuola e di quella che qualcuno chiama “famiglia tradizionale”, ma anche la conseguenza di una pace duratura, di un benessere e dei progressi della scienza, che hanno prodotto un sovrappopolamento del pianeta tenendo in vita anche gli esseri più inutili e dannosi. Le loro reazioni a certi contenuti, che ricordano quelle delle scimmie allo zoo, sono uno spaccato deprimente dell’Italia di oggi, quella che – non a caso – vota personaggi come il signor presidente Giorgia e il girasagre.

Come far sparire quei contenuti

Ovviamente, per le persone perbene che vorrebbero continuare a utilizzare Facebook senza essere costrette a cancellarsi, la presenza dei contenuti che ormai appaiono quotidianamente un po’ a tutti è diventato un problema. Per superarlo, consiglio un paio di rimedi abbastanza veloci.

• Primo rimedio: ogni volta che appare il contenuto di una di queste pagine o un profilo che le condivide, la cosa più semplice da fare è bloccare la fonte. Bloccate pagine e profili senza pietà, perché dopo un po’ persino l’algoritmo di Facebook si accorgerà che siete persone normodotate e smetterà di proporveli.

• Secondo rimedio: Andate sulle pagine che vi interessano e tornate a cliccare sul pulsante “segui” (dove leggete “segui già” se si tratta di una pagina che già seguite). A quel punto vi uscirà una schermata dove dovrete selezionare “Feed” e poi “Preferiti”. A quel punto i post di quelle pagine vi saranno mostrati per primi (ecco, iniziate con la mia, ci arrivate cliccando qua).

Infine, torno a consigliarvi di utilizzare di più Instagram, un social che al momento è meno condizionato dalle follie dell’algoritmo e quando si sceglie di seguire qualcuno è più facile che i post scritti da quel qualcuno via appaiano (vi ricordo di seguirmi anche lì andando a questo link). Spero di esservi stato abbastanza utile.

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