In città come Roma non si trovano taxi perché la lobby dei tassisti, che poi è la lobby di quelli che spesso e volentieri hanno il pos “rotto”, minaccia di bloccare le città.
E minaccia di bloccarle in caso di emiszsione di nuove licenze o se dovesse partire Uber (quello vero, non i tassisti a tariffa maggiorata…).
Io una soluzione ce l’avrei: migliaia di nuove licenze e il via libera a Uber e ad altri servizi, come in tutti i Paesi civili.
E se i tassisti scioperano e bloccano le città?
Il governo dimostra di avere coraggio anche con loro (e non solo con i quindicenni che vengono presi a manganellate…). Come? Approvando un bel “ddl Sicurezza bis” con una norma che preveda che i veicoli utilizzati per bloccare il traffico debbano essere sequestrati e rottamati, ma soprattutto che le licenze dei teppisti con le auto bianche che bloccano le città debbano essere revocate e riassegnate.
Per una volta il signor presidente Giorgia e il girasagre dimostrerebbero di essere forti anche con i forti e non solo con i deboli.
(A proposito di ddl Sicurezza. Nel mio ultimo articolo su Wired ho intervistato il portavoce di Amnesty International Italia, Riccarfo Noury, che ha spiegato come l’utilizzo delle nuove tecnologie potrebbe aumentare la repressione contro chi manifesta pacificamente. Lo trovate QUI).
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