sabato 23 Novembre 2024
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L’insulto a Formigli e la “gallery dell’orrore”, il Pd: “Corsini va rimosso”


“Perché insistiamo nel chiedere le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti giornalisti della Rai? Perché un dirigente del servizio pubblico non può dichiarare pubblicamente la sua appartenenza politica. La Rai dovrebbe essere di tutti, mai e poi mai nella storia del servizio pubblico si è arrivati a questo punto. Paolo Corsini si è dichiarato pubblicamente militante di Fratelli d’Italia, il suo pensiero fascista lo ho rivendicato sui suoi social. Addirittura il 25 aprile del 2020 rivendica la sua appartenenza agli sconfitti della resistenza. No, Paolo Corsini non può restare un giorno in più alla guida degli approfondimenti giornalistici della Rai”.

L’insulto di Paolo Corsini a Corrado Formigli

Lo spiegano, in una nota congiunta, Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Partito Democratico e Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di vigilanza Rai. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un “infame” indirizzato al giornalista e conduttore di Piazzapulita, Corrado Formigli, pronunciato da Paolo Corsini mentre un’inviata della trasmissione di La7 provava a raccogliere una sua dichiarazione.

Un’offesa che non è passata inosservata e ha spinto l’amministratore delegato dell’azienda, Gianpaolo Rossi, a convocare Corsini e ad esprimergli personalmente il suo disappunto. Il dirigente ha poi dato mandato alle direzioni competenti dell’azienda di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare in riferimento a quanto andato in onda nel servizio della trasmissione di Formigli in cui si sente il direttore degli approfondimenti di viale Mazzini dare dell’infame a Formigli.

La “gallery dell’orrore”

Nella galleria fotografica che segue (cliccate sulle foto per ingrandirle), alcuni post pubblicati sulla pagina Facebook di Paolo Corsini, contenuti che confermerebbero la militanza di estrema destra del direttore degli approfondimenti Rai, gettando una pesante ombra sulla sua imparzialità e soprattutto sulla sua condivisione dei valori della Costituzione, che fonda le sue radici sull’antifascismo.

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