“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, deve spiegare agli italiani perché aumenta le spese per gli armamenti di dieci miliardi di euro, perché realizza il Ponte sullo Stretto di Messina per quattordici miliardi di euro, mentre taglia servizi sociali, scuola, sanità pubblica e trasporto. Lascia in ginocchio il Paese e fa l’elemosina ai pensionati con tre euro al mese di aumento”.
Le tappe della Legge di Bilancio
Sono le parole del leader di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, che contesta le scelte economiche del governo Meloni, in particolar modo l’aumento delle pensioni minime, che dopo gli annunci fatti in campagna elettorale (si era promesso di portarle a mille euro) sono decisamente modesti. La manovra economica sarà discussa nelle prossime settimane nelle aule di Camera e Senato. Dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2024.
Le opposizioni sono pronte a presentare centinaia di emendamenti, ma anche nella maggioranza ci sono fibrillazioni. La Lega di Matteo Salvini, non soddisfatta delle norme sulle pensioni (svanito il sogno e la promessa di abolire l’odiata legge Fornero) ha già annunciato che presenterà correttivi, ma la coperta è davvero molto, molto corta.
Il miliardo “buttato” per i centri in Albania
Le minoranze contestano anche al governo di aver sperperato oltre ottocento milioni di risorse pubbliche per la realizzazione dei famigerati centri per migranti in Albania, strutture che attualmente non ospitano nessuno. Alle spese di realizzazione e di gestione andranno aggiunte quelle necessarie a garantire il trasporto delle persone da inviare oltre l’Adriatico: soldi che – secondo le opposizioni e le persone con un minimo di buon senso – potevano essere investiti su capitoli di bilancio decisamente più bisognosi, come ad esempio la Sanità.
