“Per ben tre volte il governo Meloni non ha risposto all’interrogazione che ho presentato per Avs al question time il 9, 16 e 23 ottobre scorsi in commissione lavoro a Montecitorio per ascoltare la risposta sulla situazione venutasi a creare presso la Gazzetta del Mezzogiorno e per sapete quali iniziative si vogliono per garantire il futuro di questo importante presidio informativo della Puglia e del Mezzogiorno. Perché ci vuole tutto questo tempo? Vedremo se potrà essere la volta buona mercoledì 30 ottobre”. Lo afferma il deputato Franco Mari di Alleanza Verdi Sinistra.
Franco Mari: “L’editore ha formalizzato l’avvio di una procedura di licenziamento”
“Intanto, l’editore, lo scorso 16 ottobre, a poche ore – prosegue il parlamentare rossoverde (nella foto in basso) – dalla riunione del tavolo di monitoraggio fissato presso la Regione Puglia ha formalizzato l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo che ha come obiettivo il taglio di 29 giornalisti e di 23 poligrafici”.
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“Come hanno sottolineato Fnsi, Assostampa Puglia e Basilicata e Cdr la società editrice in modo unilaterale continua sulla strada dei licenziamenti, finora scongiurati grazie all’impegno dei sindacati e ai sacrifici fatti. È il momento che si torni ai tavoli di concertazione che hanno consentito di evitare in passato ben 46 licenziamenti”.
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Il piano presentato da Edime è inaccettabile nelle modalità adottate e nel merito – conclude Mari – ecco perché il governo Meloni non deve continuare ad evitare le risposte che deve dare sul futuro di un quotidiano importante per l’informazione del Mezzogiorno.
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