Sono molti e fantasiosi i modi per definire granitica una unità. Il problema è essere coerenti con quel che si dice, ma a una destra come questa certamente la coerenza non è richiesta. E’ un bene, di pochissimo valore, da vendere a buon mercato. Così Salvini può continuare la sua opera di frantumazione della maggioranza a suon di proposte-slogan come quella dell’abbassamento del canone rai a 70 €.
Come settanta euro si trasformano in quattrocento milioni
Per effetto della famosa sindrome della moltiplicazione delle panzane, tutti i bar d’Italia ne conoscono gli effetti, se la proposta salviniana andasse a buon fine succederebbe questo: i 20 € in meno all’anno per ogni abbonato Rai si trasformerebbero magicamente in un buco di bilancio per la Rai di 400milioni di euro, buco che dovrebbe essere riempito dallo Stato. Come? Con i 20 € in meno che ogni abbonato Rai pensava di risparmiare grazie alla proposta salviniana che non contempla, come si nota, la salvaguardia del vostro portafogli. Tanto necessaria è la propaganda al Salvini (che continua a perdere voti e pensa di recuperarli a suon di Vannacci e di slogan) che il segretario leghista in scadenza fa andare sotto il governo in commissione per due volte. Prima provocando il “No” di Tajani alla sua proposta, con Forza Italia che vota con le opposizioni, e poi scivolando come sul ghiaccio sulla Sanità. Governo battuto un’altra volta.
Gran brutta malattia il mal di pancia
C’è un gran mal di pancia a casa Salvini. Glielo provoca La7 insieme a Mediaset (dalla quale non si sente più valorizzato come un tempo, gli preferiscono Meloni, quasi fosse la presidente del Consiglio) e così ci si prova: abbassando il canone Rai aumenterebbe il tetto pubblicitario della TV di Stato con conseguente diminuzione degli introiti pubblicitari per la rete di Cairo e per quella dei Berlusconi. A dimostrazione di quanto sia fragile la granitica unità delle destre.